La nostra bellissima Italia ci lascia a bocca aperta ogni volta che mostra i suoi stupendi paesaggi, opere d’arte, città ma anche campagne dai mille colori.
A volte immaginiamo di viaggiare in paradisi lontani, luoghi visti in fotografia o in film che catturano la nostra attenzione e fanno lavorare la nostra fantasia. Sarà il desiderio di viaggiare, di allontanarci dai luoghi che pensiamo di conoscere, a farci decidere di studiare itinerari lontani da casa. Ma a volte, osservando bene, si scoprono particolari anche stando seduti in poltrona al cinema, che possono svelare i segreti dei luoghi della nostra infanzia e farci aprire gli occhi. Qualcosa di incredibile e che mi torna spesso in mente, mi è capitata quando ho visto il film di Matteo Garrone “Il racconto dei racconti”. Osservavo con attenzione i paesaggi e i boschi che le inquadrature a “campo stretto” rendevano fluide come se descrivessero un unico luogo. Ma la memoria, si sa, se stimolata può cogliere in un attimo il particolare capace di allargare il campo e consentire di collocare l’immagine nel suo reale contesto. Guardando quel film, io in quell’occasione, fui colpito dalle locations prima che dalla storia. La mia mente aveva immediatamente iniziato un viaggio nel sogno dei luoghi fantastici inquadrati nelle diverse scene. Pensavo tra me e me che fossero girate in giro per il Mondo e cercavo di immaginare dove. Ero tanto preso da questo viaggio emozionale che avevo perso il filo della storia narrata nel film.
A un certo punto, però, avevo trovato la giusta scheda del Puzzle e cominciando a costruire un quadro che in breve tempo mi aveva portato a riconoscere molti bei luoghi di un’Italia che solo in parte conoscevo.
La scheda del puzzle era quella del Bosco Monumentale del Sasseto che conoscevo molto bene perché era il bosco del Borgo di Torre Alfina, nell’Alto Lazio, dove io sono nato e dove anche negli anni successivi andavo perché ci abitava mia nonna. Da bambino avevo parlato spesso con quegli alberi, seduto su qui massi a guardare le felci che mi sembravano enormi, non molto differenti da quelli che vedevo ad anni di distanza ben inquadrati sullo schermo del cinema. Una vera sorpresa! Poi, però, sono stato catturato dal dubbio perché all’uscita del bosco si vedeva Roccascalegna, in Abruzzo e poi Castel del Monte, maestoso e bellissimo. Dubbio e ricerca della verità viaggiano spesso insieme e così avevo continuato a guardare il film con molta attenzione, riconoscendo altri luoghi già visitati e interrogandomi su quelli a me sconosciuti. Tornato a casa andai subito a cercare notizie sul film e sui luoghi dove erano state girate le scene ch emi avevano colpito.
Bene, ho scoperto così che il film era stato girato tutto in Italia, toccando Puglia, Toscana, Lazio, Abruzzo e Sicilia, tutti luoghi ricchi di storia, di arte e meritevoli di essere visitati. Cosa potremo fare quest’anno non possiamo saperlo, ma certamente per uscire dal brutto periodo passato di isolamento forzato, sceglierei un itinerario di viaggio capace di farmi sognare. Per vivere il mio sogno non andrei fuori dai confini della nostra bella Italia.
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